Valerio Mastandrea

valerio-mastandreaNato a Roma, Valerio Mastandrea è oggi uno degli attori italiani più apprezzati in assoluto. Fattosi conoscere negli anni ’90, dal 1994 al 1996 ha interpretato principalmente ruoli non da protagonista per il piccolo schermo.

Si va da Ladri di cinema di Piero Natali a Cuore Cattivo, da L’anno prossimo vado a letto alle dieci a Palermo Milano sola andata, in cui reciterà al fianco di attori del calibro di Raoul Bova, Stefania Rocca, Ricky Memphis e Paolo Calissano.

La vera consacrazione del Mastandrea attore arriva nel 1996, con il film Cresceranno i carciofi a Mimongo, di Fulvio Ottaviano.

Da lì in poi è tutto un crescendo che lo porta, l’anno seguente, ad interpretare Tutti giù per terra di Davide Ferrario. Qui ricopre il ruolo di Walter, un ragazzo di 22 anni che sta analizzando la propria vita dopo aver vissuto l’adolescenza a Roma dalla zia. Nel ruolo di Walter, Valerio Mastandrea vince il Grolla d’oro e il Pardo d’oro.

Nel 1998 arriva l’esordio anche al teatro, dove con Maurizio Mattioli, Simona Marchini e Sabrina Ferilli interpreta ne “Il rugantino” di fronte ad una media di 1.400 persone per sera, per un totale di 253 serate.

Altri film di spessore sono stati Viola bacia tutti, Velocità Massima di Daniele Vicari, L’odore della notte, Barbara , Domani, Lavorare con lentezza e Il siero della vanità.

Nel corso della sua carriera sono tanti i ruoli in cui Valerio si è cimentato, da quelli del poliziotto cattivo fino a quelli di un carabinieri spinto dalla sete di vendetta. In ognuno di essi ha sempre dato il massimo, segno della sua grande professionalità.

Oltre alla serietà che lo contraddistingue,Valerio Mastandrea ha anche una vena comica che lo differenzia da altri attori del suo calibro.

Il ritorno a teatro è datato 2005 in Migliore, un monologo scritto e diretto da Mattia Torre. E’ la storia di un uomo che, quasi per caso, diventa cattivo.

Nel 2010 interpreta in La prima cosa bella di Paolo Virzì insieme a Stefania Sandrelli. Per questa interpretazione vince il premio di miglior attore ai David di Donatello.

Nel 2011 interpreta in Ruggine, con Stefano Accordi, e l’anno dopo è ancora al cinema in Romanzo di una strage.

Nel 2013 vince ancora il David, sia come miglior attore non protagonista ne “Viva la libertà”, che come miglior attore protagonista ne “Gli equilibristi” di Ivano De Matteo.

Nel 2015 si occupa della produzione e del montaggio di Non essere cattivo, oltre ad essere protagonista del film “La felicità è un sistema complesso”. Nel 2016 è invece uno dei protagonisti di Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese.

Valerio Mastandrea è uno dei migliori attori italiani, poliedrico come pochi, un grande professionista.