Nichi Vendola

nichi-vendolaNichi Vendola, il cui vero nome è Nicola, è presidente del partito Sinistra Ecologia Libertà. Nato il 26 agosto 1958, Nichi è un soprannome che gli deriva dall’ex presidente sovietico Nikita Krusciov (fu presidente dal 1958 al 1964) in quanto si dice che Vendola avesse simpatia per lui in virtù del procedimento di destanilizzazione del paese russo.

Laureato in lettere all’Università di Bari, ha fatto più volte parlare di sé per essere dichiaratamente omosessuale (ha fatto coming out nel 1978, quando non era ancora “di moda”).

Diplomato al liceo scientifico, negli anni della maturità ha anche lavorato come cameriere in inverno e come libraio in estate. E’ proprio in questo periodo che decide di entrare in politica prendendo parte al FGCI (Federazione Giovani Comunisti Italiani).

Aderisce in seguito al PCI, sezione di Terlizzi, il “suo” paese. Dopo la laurea, nel 1985 viene invitato da Pietro Folena ad entrare a far parte della segreteria nazionale del FGCI. Eletto vicepresidente, tre anni dopo deve lasciare l’incarico.

L’ascesa in politica dell’uomo pugliese lo fa entrare a far parte del comitati centrale del PCI. Nel partito fondato da Gramsci, Vendola diventa un politico con la “P” maiuscola, e proprio qui si inizia a battere per i diritti dei gay: diventa promotore dell’arcigay.

Da sempre, Vendola è molto attento alle tematiche sociali, tanto che diventa anche anche promotore della Lila, la Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids.

Tra le fila del PCI viene eletto alla Camera dei Deputati, commissione istruzione.

Nel 1994 viene nuovamente eletto deputato e, questa volta, fa parte della seconda Commissione Giustizia.

Altra elezione alla camera è quella che ha avuto dopo la fine del Primo Governo Berlusconi, nel 1996, mentre cinque anni dopo, nel 2001, riceve la quarta nomina, questa volta diventa membro dell’ottava Commissione, deputato all’ambiente, al territorio e ai lavori pubblici.

Nel gennaio 2005 si candida alle primarie del centrosinistra per la regione Puglia. Qui batte Francesco Boccia, poi alla sfida con la Destra ne esce ancora vincitore (anche se di misura) e viene nominato presidente della regione del sud Italia.

Inizia la “primavera pugliese”, un programma di riforme che hanno mirato in prima persona alla gestione dell’ambiente, della cultura e dei giovani.

Alcuni problemi giudiziari tra il 2009 e il 2010 minano la credibilità di Vendola, che tuttavia non si arrende e continua a riformare la sinistra italiana, questa volta creando il partito “Sinistra Ecologia e Libertà”. Nel marzo 2010 diventa nuovamente presidente della regione Puglia, rieletto poi alle successive elezioni. E’ stato presidente fino al giugno 2015.

Nel 2014 è stato imputato di concussione aggravata all’interno dell’inchiesta del disastro ambientali provocato da Ilva, il 23 luglio 2015 è stato rinviato a giudizio.